Una Storia di muffa


La muffa è un mondo. Esattamente come l’umanità e i suoi generi, con ognuno le sue caratteristiche, i suoi modi di fare, le sue credenze. Pensate che ne sono state individuate 100.000 specie e probabilmente molte sono ancora da scoprire.
Le cellule da cui si riproduce l’universo muffa, viaggiano nell’aria, noi stessi respiriamo tra le 10 e le 10.000 spore al giorno. E non appena trovano un ambiente adatto cominciano ad edificare il loro impero. Che sia un capo d’abbigliamento, un formaggio, un muro o un mobile ognuno ha la sua muffa.


Lizan Freijsen ne ha fatto una serie di arazzi. Intrighi di lana, cardata a mano, che fanno pensare al lavoro di una cartografa. Mappe dell’infinitamente piccolo che raccontano storie di altre culture, altri mondi dove si può solo immaginare di andare. La sua idea è fare scoprire un’altra bellezza. Quella di un fungo, che si considera infestante, e a cui, si da battaglia al primo segno di comparsa.


Nei Paesi Bassi, ad Amsterdam, c’è ‘Micropia’, un museo
–ogni volta che scrivo questa parola mi sento come se buttassi la noia addosso a chi mi legge… sapete quel senso di morte… Tutta colpa degli intellettuali strappano ‘il cuore’ all’arte separandola dalla vita-
che racconta la storia dell’infinitamente piccolo.
Ad esempio, quanti microbi ci scambiamo con un bacio ponendo l’accento sull’utilità di questi esserini che consideriamo, in genere, nefasti. Lizan Freijsen ci ha esposto i suoi arazzi. Ma trovo che, in questo caso, non si tratti solo dell’utile del bello, quanto piuttosto la curiosità della scoperta di qualcosa di incredibile. Viene da chiedersi cone passeranno i giorni e le notti i miceli delle muffe? Saranno felici? Chissà… e chissà che un giorno si escogiti un sistema per esplorare questi mondi.
A volte penso che l’universo che abitiamo sia un granello di polvere, appoggiato sul mobile di qualche gigante. Poi arriva qualcuno con lo straccio e pensiamo a chissà quale calamità. Elisabetta Guida


Dal 5 al 10 Settembre in Via Meravigli 7, a Palazzo Turati, per il Fuorisalone, sulla parete dell’ammezzato che portano al piano nobile ci sarà uno dei suoi arazzi. Anche se non è la prima volta che Lizan Freijsen partecipa a Masterly The Duch in Milan (era sotto il colonnato del cortile d’onore, con due piccoli arazzi… credo là design week del 2017…).