Passeggiate: seconda parte

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Ci sono giornata bellissime, fredde quanto basta per non sentire il sole fastidioso. L’idea è approfittarne, uscire di casa e fare una passeggiata, anche se il tempo è un regalo. Ma bisogna fare prendere aria ai pensieri, distrarsi per mantenere la lucidità. È il movimento ma la mia convinzione è che siamo quello che facciamo, quindi forse è un punto di vista decisamente di parte, però più di una volta mi è capitato di sperimenta questa interdipendenza tra mente e corpo, rendendomi conto di quanto siamo interconnessi . Certo ammesso che una distinzione tra materiale e astratto esista… E se invece fossimo un tutt’uno che si muove nel mondo seguendo l’intuizione?
Secondo me ha senso.
Elisabetta Guida