Nettare d’Ambrosia

Pare che gli dei si nutrano di profumo: bevono e  mangiano, annusando. Si dice che durante i sacrifici respirino la parte più pura della vittima, cioè quell’odore personale ed unico quanto un impronta digitale che ognuno di noi ha -almeno secondo la tesi di David Le Breton in “L’antropologia dell’olfatto”- D’altra parte è la stessa idea che sorregge “Profumo” il romanzo di Suskind, dove il protagonista aveva trovato il modo di estrarre questo elisir dalle giovani che uccideva per farne un essenza.

Sembra che qualche millennio fa fossimo dotati di nasi molto più grandi.  Era il senso per eccellenza, serviva per capire. Ma solo a pensare a qualche secolo fa’ gli odori erano molto più presenti, il mondo era meno asettico. Credo che a proposito dovremmo riconsiderare i profumi generalmente considerati ‘cattivi’. Pensate a quello di sudore o di cacca. Quanto al primo, si racconta che, complice una camicia, Maria de Cleves abbia fatto perdere completamente la testa al Duca d’Angiò. A proposito Denis Chen -un ricercatore che studia l’olfatto umano- ha scoperto come il sudore possa trasmettere lo stato di salute, l’identità e la vicinanza genetica di una persona. (Anche se per onore del vero bisogna specificare che se la teoria ha fondamento scientifico dell’uomo verso una donna… il contrario è ancora dubbio… ma perché non fidarsi delle cronache di chi ci ha preceduto quando sono provate per metà?). Mentre riguardo alla cacca, un’essenza: ‘Stercus’ di Orto Parisi (un legnoso muschiato con note animali). 

Le questioni che stanno sotto questo discorso sono:

1- Esiste una comunicazione feronomale? (cioè la chimica dell’attrattiva) E dunque la possibilità di riprodurre questo tipo di magnetismo?

2- Se ognuno ha un proprio personalissimo profumo sarebbe interessante capire come si mescola  con le essenze che indossiamo.

Insomma si finisce a farne un discorso di seduzione che peraltro è ciò che mantiene in vita qualunque specie vivente compresa la nostra. Tanto che la prima volta che si è parlato di ‘Feromoni’ è stato all’interno di uno studio sul ruolo dell’odore nella vita sessuale delle farfalle. Ed effettivamente per insetti, crostacei, pesci e serpenti si è riusciti ad individuare l’odore del desiderio. Per gli esseri umani e i mammiferi in generale il discorso è così complesso che nulla del genere sembra essere all’orizzonte. Nonostante il marketing, quello che abbiamo siamo noi, il nostro naso, gli esperimenti e l’odore personale e unico che ci caratterizza. Meglio così. C’è una curiosa teoria di Luca Turin per cui il naso funzionerebbe come un meccanismo quantistico, esattamente sarebbe un pezzetto di cervello proiettato nel mondo. Wow. Elisabetta Guida