Luci danzanti

È stato scoperto che la luce, aiuti le piante a crescere più forti e resilienti. Così Daan Roosegaarde in una campagna, di 20.000 metri quadrati, coltivata a porri, ha creato  un paesaggio illuminato che sembra muoversi come una serie di onde.
Molti ne hanno parlato come un’ installazione artistica – infatti il progetto è stato realizzato in collaborazione con la residenza per artisti Rabobank-, ma è molto di più.  O, forse è solo quello che è veramente l’arte.
In ogni caso. si tratta di una formula scientifica, derivata da studi di fotobiologia, secondo cui, la luce rossa, blu e viola sarebbe estremamente benefica per le coltivazioni. A proposito è stato studiato che con questo sistema si riducono i pesticidi del 50%.
(Tra l’altro, una ‘tecnologia’ che potrebbe essere sfruttata su ogni strada dove  sia piantato qualche albero in sostituzione della luce pubblica).

Ho scelto questo video perché spiega che è possibile portare questo progetto a chi fosse interessato


Daan Roosegaarde, ed il suo studio, hanno lavorato per due anni a questo progetto. Ma nel curriculum dell’architetto ci sono altre opere altrettanto particolari. 


Contattato dalla fondazione Van Gogh per il 125 anniversario dalla morte dell’artista, ha creato una pista ciclabile ‘stellata’ che si carica di giorno e s’illumina di notte.
Oppure l’inondazione. (Premessa) Una parte del territorio dei Paesi è sotto il livello del mare, così nel 1927 costruirono una diga, Afsluitdijk, lunga 37 chilometri, quasi interamente a mano. E siccome gli olandesi tendono a dimenticarsene, Daan Roosegaarde ha ricreato un’inondazione, talmente reale, che chi l’aveva già vissuta se ne andò dall’evento.
O ancora, la torre che filtra l’aria di un parco pulendola dall’inquinamento e che una volta al mese si trasforma in un astronave. L’Idea gli è venuta dallo smog di Berlino, mentre guardando fuori dalla finestra del suo hotel. E dal momento che l’inquinamento è trasformato in una sostanza composta per il 42% per cento di carbone (come il diamante -ma non penso nella stessa proporzione-) l’ha compresso fino a farlo diventare una pietra e l’ha usato per creare anelli (progetto andato su kickstarter -la piattaforma di finanziamento collettivo-).

Daan Roosegaarde è considerato un visionario.
Personalmente detesto fare di una persona un mito: lo trovo un modo per togliergli concretezza, farlo diventare il simbolo di qualcosa che non si allaccerà mai alla realtà.
Quello su cui vorrei puntare l’attenzione è il punto di vista. Credo sia ‘il modo di guardare’ la cosa importante, perché c’è sempre un altra soluzione. E la sua è risolvere i problemi attraverso l’empatia, la conoscenza è la bellezza. Elisabetta Guida