Le cose sono un’opinione

L’unico modo di vivere è fuori dagli schemi. Non credo che il resto funzioni.
Sto seguendo uno Yogi su You Tube. La sua idea è che la vita, compresa la nostra, è un continuo farsi in cui tutto comunica ed ogni forma è interconnessa. Niente è predeterminato e la consapevolezza di questo e’ il massimo bene raggiungibile. Sono d’accordo. Penso che solo da qui si possa essere così liberi da entrare in un mondo fatto di relatività: le cose possono essere oggetti diversi a seconda di chi le guarda.

Qualche anno fa un ingegnere palestinese, Majd Mashharawi, ha individuato un modo alternativo di ricostruire le case distrutte dalla guerra. L’idea è utilizzare un materiale di scarto delle fabbriche di asfalto, la cenere e di riempire con questa i mattoni di cemento. Materiale terribilmente costoso in Palestina, essendone bloccata l’importazione da Israele; il cemento potrebbe essere utilizzato per costruire bunker ed edifici militari. Il vantaggio secondario della scoperta è che più di sei tonnellate cenere non sono più seppellite nel terreno, minando le falde acquifere.

A Rotterdam c’è un progetto curiosissimo. Sapevate di Rotterzwam? … i funghi coltivabili nello spazio di una scatola di cartone grande un cuscino? L’idea geniale di questa start up è stata scoprire che i fondi di caffè hanno un effetto miracoloso sulla loro crescita. Caso vuole che l’alga azzurra spirulina (che si usa come integratore alimentare), sia una grossa consumatrice di anidride carbonica peraltro rilasciata dai funghi di Rotterzwam. E che il micelio (l’apparato vegetativo del fungo), viene utilizzato per fare i materiali da imballaggio. Poi la pelle vegana fatta con gli scarti di frutta del mercato e la c’era delle api della fattoria di Abderrahim Bouna per lavorare complementi d’arredo. Eccetera, eccetera (addirittura il cartone è trattato dai vermi che abitano il seminterrato). Ma immaginate trenta start-up così all’ex Tropicana. Un tempo  in questo posto, nel centro di Rotterdam, c’erano palme, piscine, night club e una temperatura costante di trenta gradi, poi il proprietario fece bancarotta e voila il Blue City-.

État libre d’orange, il progetto di Etienne de Swardt sull’annusare ardito, ha dato vita ad ‘I’am trash’, un profumo che ha come materie prime petali e bucce già lavorate ed essenze di legni già estratti. Certo ecologicamente corretto, ma il motivo per cui ne parlo è il passo successivo, l’avere considerato le secrezioni corporee saliva, sangue, sperma, sudore al loro apice, cioè durante un rapporto sessuale, un essenza. “Secretions Magnifiques“ è magico ed al di là del fatto che piaccia o non piaccia. Molti quest’ultimi, è entrato nei primissimi posti dei profumi peggiori del mondo; ed è considerato un autentica puzza. Eppure. Eppure è assolutamente geniale, un vero must have ‘libera mente’.
Perché il punto è: cosa è sgradevole, cosa no? Cosa è spazzatura, cosa un bene prezioso?
Il mondo è una scatola di colori. Elisabetta Guida