La ’Pasta’ in arte.

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L’arte si fa con tutto, non esiste una ricetta. È una sostanza che rifugge regole e certezze.  Ma soprattutto da’ uno scossone al nostro modo di pensare, ad un certo punto il bello apre la porta a qualcosa di diverso. Secondo me l’arte è una farfalla che si posa all’improvviso. 

Prendete la pasta, un impasto di farina e uova,  nella proporzione di uno ogni 100 grammi.  All’accademia di Belle Arti di Bologna,  alla Facoltà di Scultura, c’è un corso dedicato proprio a lei.  E la particolarità è che poi l’opera si mangia. 
Domanda: quanto deve durare un operare d’arte?

 “-Per quanto tempo e’ per sempre? chiede Alice. -A volte solo un secondo- risponde il coniglio bianco”. 

Forse è proprio così, se si parte dal presupposto l’arte serva a vivere più intensamente.

Forse il segreto è partire da quello che abbiamo intorno. Perché le sculture di pasta mi fanno pensare alla semplicità.
A pensarci non c’è differenza tra una tagliatella ed un piatto terra cotta. Una è grano e uova l’altro un impasto d’argilla, E se dovessi trovare il minimo comune denominatore di entrambi e’ la terra. Un materiale incredibile perché è sempre diverso; cambia col cambiare caratteristiche fisiche di un luogo, esattamente come quello che mangiamo.

Elisabetta Guida