Investimenti & pietre preziose. C’è qualcosa di più romantico?


Ieri per la Jewelry week ero allo spazio La Pelota. L’occasione e’ stata una chiacchierata sulle pietre preziose come forma di investimento.
Certo c’e’ ancora l’eco della truffa che ha coinvolto i soliti noti… però la mia opinione e’ che dipende dove si compra e di chi ci si fida. A proposito il Gublin Gem Lab, è un nome da tenere a mente. Loro dal 1923 analizzano pietre e ne certificano il valore.
Così il pomeriggio passato hanno raccontato come funziona e dato qualche consiglio del tipo: 1) investite solo 7 per cento della somma che si intende mettere a frutto ; 2) ricordare che e’ un investimento a lungo termine (perché nonostante sia un bene rifugio, il valore puo’; 3) non comprare ciò che piace ma avere come obiettivo la massima purezza della pietra; 4) se siete ’beginners’ nella faccenda orientatevi sul diamante bianco. E chiaro non da ultimo i certificati che vanno ad indagare origine, valore, autenticità e struttura biologica. Poi che i rubini per formarsi hanno bisogno di 25 milioni di anni?

Cosa quest’ultima che mi permette un suggerimento. Premetto che non amo il gioiello classico, cioè quello associato alla ricchezza che si porta a spasso come un trofeo. Ma al di la, credo che il classico anello sia sopravvalutato. Voglio dire, pensate all’amore, quello con la a maiuscola, le storie sulle vite che si succedono e poi… a questi sassolini -che rimangono nelle viscere della terra per migliaia di anni- così nudi e crudi… non tagliati, non puliti, ne passati di mano in mano… Solo come un preziosissimo tesoro nascosto… non ha bisogno di essere mostrato. Io credo che assomiglino alle cose piu’ importanti che ci capitino nella vita e penso ricevere un sassolino di questi, invece del più prezioso degli anelli… sia tremendamente romantico. Mi da’ l’idea di vero, di essere fuori dai cliché, un qualcosa che e’ essere e non avere.
Elisabetta Guida