Il Profumo di Nairobi



Si potrebbe scrivere che Nairobi sia la città delle rose. Intorno al lago Naivasha, a un’ora soltanto dalla capitale del Kenia, si trovano la maggior parte delle coltivazioni di questi fiori del Paese. È un grande mercato. Centosessanta tonnellate di rose, circa 23 milioni di steli, danno lavoro a 100.000 persone e di riflesso permettono una vita fuori dalla povertà ad altre 200.000. Si stima che il fatturato si aggiri attorno a 823 milioni di dollari.
Almeno fino a che il Corona Virus non ci ha messo lo zampino, visto che, per la maggior parte sono fiori destinati all’esportazione.
Non che prima di questo momento vivere a Nairobi fosse cosa semplice.
Circa due milioni di persone vivano nella cosiddetta ‘slum’, la baraccopoli, e spesso, se non sempre, l’unica possibilità per uscire dalla povertà è impiegarsi nelle distillerie clandestine di Changaa, il liquore nazionale. Il problema però sta nel fatto che essendo illegali, la polizia crea, più che altro per problemi fiscali-amministrativi- difficoltà immani a questi lavoratori.



Il progetto di Coltrane McDowell è quello di abbinare profumo & alambicchi per il Changaa.
L’idea ha cominciato ha diventare reale, mentre lavorava per la Tambuzi Rose Farm. Allora sperimentò e scopri che era possibile estrarre l’essenza, attraverso gli stessi strumenti adoperati per produrre alcool. Così partì tutto. Si accordò con le distillerie e nacque il suo Olfattorio Bio Politico.


Ho conosciuto il progetto & Coltrane McDowell attraverso la piattaforma della Dutch Design Week. Occasione per fare due chiacchiere e capire meglio.
Elisabetta: < Perché la parola ‘politica’?>
Coltrane McDowell: <“L’ odore è politica. La pulizia è politica, quello che si annusa e si butta nello spazio degli altri è politica, il profumo è politica perché il suo accesso è legato alla classe sociale”>. Parentesi: durante la costruzione di questo progetto Coltrane McDowell si è avvalso della collaborazione di un chimico per afferrare il profumo di Nairobi e studiare come attraverso gli odori si possono manipolare le persone.
Elisabetta : < Qual’è l’obiettivo?>
Coltrane McDowell: < Creare un prodotto di lusso in un contesto povero. Le rose sono un prodotto di lusso destinato al benessere dei clienti, la produzione di alcool è per le persone con gravi difficoltà. L’idea è anche dare a chi lavora nelle distillerie clandestine un altra possibilità di scelta, lontana dai guai con la polizia e soprattutto giorni più stabili>
Mi piace questa storia: a volte la soluzione è guardare la realtà da un altro punto di vista. E io adoro chi lo fa. Elisabetta Guida

Dietro l’articolo.
– Grazie Anna Malagoli (www.viaggiareinolanda.it) per l’accredito.
– In questi giorni è incorso la Duch Design Week di Eindhoven: un miscuglio di tecnologia, design e ambiente che si traduce in innovazione assoluta.
Lunedì c’è stata la Conferenza stampa di apertura all’interno del quale sono stati presentati una selezione di 12 designer, tutti giovanissimi & sconosciuti con progetti incredibili (che per alcuni sono la loro tesi di laurea). L’idea iniziale e fare un articolo che seguisse questa impostazione ma appena mi sono messa a navigare sul sito ufficiale e curiosare tra i progetti… ho messo da parte l’idea.. Ci sono cose troppo interessanti. Scoprire un nuovo materiale o un nuovo modo di vedere il mondo è come scoprire un colore mai visto. Dunque credo che darò tutto un altro spazio ai progetti che troverò interessanti. A cominciare dal ‘Profumo di Nairobi’.