Il pomodoro di Santorini
Proprio qui a Thera (il vero nome di Santorini), l’isola che ispirò Platone quando descrisse Atlantide, cresce un pomodoro specialissimo: rosso, costoluto e grosso quasi come una ciliegia (ona). Anche se quello che lo rende davvero singolare è che: 1- per ripiantarlo, si usa fare la raccolta dei semi -dunque è diventata una specie fortissima con caratteristiche assolutamente sue-; 2- cresce su un terreno vulcanico.


Sembra sia arrivato a Thera al seguito di qualche marinaio al tempo della costruzione del Canale di Suez nel 1800, oggi è protetto dall’Unione Europea. Certo qui si coltiva a regola d’arte.



Una storia che fa pensare all’agricoltura biologica, a quella biodinamica (ancora più affascinante: fasi lunari, posizione dei pianeti nelle costellazioni, suolo e della vita -che si svolge al di sopra- come un unico sistema), poi, l’ombra dell’agricoltura estensiva. Viene da chiedersi se potremmo prescinderne. Le Nazioni Unite hanno stimato la popolazione terrestre in 9, 7 miliardi di persone, mentre nel 2100 sarà di 10. 8 miliardi. I campi coltivabili sono l’11% della superficie terrestre, molti di questi terreni devono fare i conti con l’erosione e l’impoverimento dei suoli. Perché se sul momento l’agricoltura estensiva pare l’unica soluzione, alla lunga consuma territorio, a cominciare dallo stesso peso dei mezzi agricoli necessari e che per la composizione di molti terreni non riescono a sopportare con il risultato di distruggere parti di superficie; per finire con l’impoverimento del suolo dovuto alla chimica, allo sfruttamento eccessivo.

Non so se l’agricoltura biologica mantenendo gli standard attuali di consumo e stile di vita possa farcela. In Italia consumiamo più di quello che i nostri terreni riescono a produrre.
In Francia stanno aprendo alle politiche degli orti sul tetto. Sopra il tetto Paris Expo a Port Versailles hanno creato una superficie coltivabile di 14.000 metri quadrati, ma già c’è un orto sopra l’Opera’ ed alcuni condomini hanno adottato le arnie con le api. A Cuba esiste una tassa per i terreni lasciati incolti.



Pare, in qualunque modo la si metta, che sia un problema. Allora cosa si fa? Ci facciamo un orto con lo spazio che si riusciamo a recuperare e nel mentre cominciamo a fare i pomodori fritti alla maniera di Thera: per 1 chilo di pomodori: 150 g. farina (per compattare), 500 g. di cipolle, un cucchiaio di origano e un cucchiaio menta. Elisabetta Guida.
La ricetta è di “ www.gustarviaggiando.com”.