I cocktail d’autore di Petunia Hollister
Per chi associa al nome Petunia la matrigna cattiva di Harry Potter… beh questo è decisamente un altro caso. Ed esattamente quello di una persona che trasforma il mondo che le gira attorno così come lo vede. Non che il resto degli esseri umani abbia una visione appiattita delle cose, solo che Petunia Hollister non si fa condizionare da tutto quel resto che non sia il suo gusto.
Gli ingredienti di questo libro di ricette & fotografie, sono letteratura e cocktails. Immaginate di mettere tutto insieme, un po’ di piacere giocoso nell’assemblare i vari set’, lo scavo nella memoria del cuore della storia giusta ed ecco: “Cocktail d’autore”. 70 Drink in uscita proprio in questi giorni in Libreria.
Slowfood, l’editore, me ne ha fatto avere qualche pagina. Emozione rileggere qualche riga de “L’amante”, di Marguerite Duras, “(Quindici anni e mezzo. Sono magra quasi gracile, con seni ancora da bambina, truccata di rosa pallido e rosso”, “Presto fu tardi nella mia vita”) poi il pensiero che va all’ultimissima pagina, quando ormai sono vecchi e l’ex amante cinese passa da Parigi, cerca il suo nome sull’elenco la chiama, lei lo riconosce immediatamente e “nonostante la famiglia, i figli…” lui è l’amore. Tuffo al cuore: l’amore eterno è sopravvalutato, se la regola aurea fosse “avanti un altro” (sempre e comunque nello spazio di un battito di ciglia) saremmo tutti più felici, forse incommensurabilmente più sciocchi, ma di sicuro più felici. Certo per consolarsi c’è sempre il drink che Petunia Hollister ha associato al bestseller di Marguerite Duras: Liquid Lover, 3 cl di vodka all’erba del bisonte, 1,5 cl di cordiale al lime, 1,5 cl di creme de violette (o liquore alla violetta), 1 cl di succo di limone, prendete uno shaker, lo riempite per 3/4 con il ghiaccio, aggiungete tutti gli ingredienti, Agitate bene e poi filtrate in una coppa che avrete precedentemente raffreddato.
E vogliamo dimenticare Ernest Hemingway (che per me, più che i suoi romanzi è il personaggio di Midnight in Paris, di Woody Allen)? C’è il Negroni del colonnello Richard Cantwell in “Across the River and into the tree” di Ernest Hemingway. Cioè 3 cl di gin, 3 cl di vermut rosso e 3 cl di bitter Campari da guarnire con mezza fetta di arancia.
Avrei voluto anche scrivere del Daiquiri della “Zia Mame”, adoro quel romanzo… ma dovrete accontentarvi della fotografia, per il resto: in libreria.
E se doveste prenderci gusto nel passato letterario di Petunia Hollister troverete “Colazioni d’Autore”.
Elisabetta Guida