Gio Ponti e l’eternità

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È successo che un’ amica, l’altra settimana, era alla ricerca di un paio di poltroncine per la sua casa nuova. E siccome le cose belle costano credo che  il segreto per acquistare bene è cercare la “propria eternità”.  E una delle mie, sull’argomento, sono le sedute D. 154.2 di Gio Ponti. 


Combinazione, due giorni fa è stata chiusa la mostra sulle ceramiche Richard Ginori, provenienti da una collezione privata, disegnate sempre da Gio Ponti a Laveno Mombello.
Guardate questo piatto, non sembra una “passaporta” che ci catapulta nel mondo degli dei, dove regna armonia e bellezza?

Ma come ci è riuscito?

E cosa significa trovare “la propria eternità”? ‘

La Grecia Antica per scoprire la formula della bellezza ( la proporzione aurea dei due terzi) si è data alla matematica. Non che la loro teoria costituisca “la verità”, pur ricomprendendo l’idea di bello di tutto l’occidente.
Considerate il Giappone, per loro la bellezza è il divenire, dunque anche l’imperfezione, il momento del cambiamento. Ma consideriamoci anche noi, presi uno per uno: cos’è bello? cosa brutto?
E soprattutto: per quanto tempo lo sono?
Una volta avevo chiesto un intervista ad artista e lei mi rispose tre mesi dopo, perché le cose cambiano e voleva quello che mi diceva durasse più tempo possibile. Tutto funziona così.
A volte penso che l’evoluzione del gusto sia come un una partita a tennis tra la singola persona e l’inconscio collettivo, a volte seguiamo altre definiamo la rotta del mondo intero.

Secondo me il segreto per comprare con soddisfazione è entrare nel mood dell’uomo delle caverne.
Intendo andare a fare compere completamente dominati dai nostri sensi. Via il pensiero dell’altro, i giornali, i guru del momento, i vari “poi magari mi stufa”, Oscar Wilde diceva: “Niente è più necessario del superfluo”.
Manteniamo il cervello saldamente legato alla carta di credito. Per il resto belli concentrati su di noi, come se ci si muovesse in una foresta orientandoci solo con gli odori, i colori, le consistenze di quello che abbiamo intorno.
Perché trovare l’oggetto giusto è’ come andare a una caccia dove non si fa del male ad altri esseri viventi.
Elisabetta Guida