Design Week 2023. Anteprima: Galleria Rossana Orlandi
L’aria che si respira alla Alla Galleria di Rossana Orlandi è colorata: un arcobaleno. Impossibile raccontare l’atmosfera di questo posto.
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Leggi tuttoUno studente di una scuola media, durante un’escursione, scopre uno scarabeo di oltre 3000 anni nel sito archeologico di Azor a Tel Aviv.
Leggi tuttoPer molti la bellezza è come la porta del paradiso: più ci si avvicina, più lei si allontana. Io non
Leggi tutto‘Machu Picchu e gli imperi d’oro del Perù’, è una mostra che non lascia indifferenti. La sensazione è quella di
Leggi tuttoCi sono ancora una manciata di ore per diventare co-proprieterari di La Mothe Chandeniers; un castello costruito su uno specchio
Leggi tuttoSi dice che a Villa Foscari, appaia il fantasma di Elisabetta Dolfin.
Ma c’è qualcosa che non va…
Il colore può ripulire energie ed emozioni negative che sembrano attaccate alle pareti di certi ambienti? A Maastricht il Kruisheren hotel, da da pensare. E porta ad un’altra casa, questa volta in Grecia che sembra un viaggio nell’inconscio.
Leggi tuttoA Dubai il cambiamento parte dall’ identità. Ed è curioso che la città che è stata sempre identificata con il lusso e la ricchezza, è invece una delle più profonde e vere. Le cose non sono mai come appaiono.
Leggi tuttoA volte basta un giardino. Ma non nel senso del solito ‘anche poco è bello’: perché qui non si tratta di accontentarsi, piuttosto, tutto il contrario.
La protagonista di questa articolo è Iaia Filiberti. La storia comincia in pieno lock-down, nel giardino della casa di Iaia Filiberti sul lago Maggiore. Le sessanta micro- fotografie montate all’interno di cubi di metallo bianchi o neri -l’effetto è quello di guardare da un cannocchiale- documentano il mistero della natura.
Forse, quello che c’è dietro la realtà che vediamo.
Argomento questo, che rimanda a Maya, una parola che in sanscrito significa creazione e si traduce nel potere di dare una forma alle cose.
(…)
Grazie a questa epidemia ho scoperto il cappuccino ‘viaggiante’ (cioè all’americana): bicchiere di carta e possibilità di berselo dove si preferisce. Meraviglia. E in modo particolare quando piove a dirotto!
Mi era capitato di ripararmi alla belle e meglio sotto un tenda. C’era l’acquazzone, l’ombrello, quel senso di bagnato e freddo che poi ti perseguita tutto il giorno. Ma anche l’odore dell’acqua mischiato alle foglie bagnate e il cappuccino bollente a fare da contrasto. La cosa incredibile è che era come se solo il mio, fosse il mondo reale, il resto, vita dentro un acquario.
È stata una sensazione di libertà assoluta. Una parentesi dal rumore del mondo.
Così ho pensato… se si provasse a moltiplicare questa sensazione per un numero infinito, in quale luogo della terra ci troveremmo catapultati?.
Secondo me, nel deserto di Atacama a guardare le stelle.
Forse uno dei significati di pace è armonia. Niente a che fare con l’equilibrio, una parola che mi da’ l’idea di un qualcosa di forzato, spento: soffocato. Trovo, invece, che La pace e l’armonia sono un fluire di tutto in libertà. E La Val Gardena è cosi.
Una sensazione come se si riuscisse ad appoggiare, e poi dimenticare, una borsa pesante che si è trascinata per mesi.
i sacri testi vedici sostengono che ognuno si muove nella vita inseguendo un personalissimo profumo.
In mezzo al mare toscano c’è un antica strada romana, la vecchia Aurelia. E il significato etimologico della parola ‘via’ è andare. Così ho pensato che se si scoprisse il minimo comune denominatore degli odori dei destini di tutti si potrebbe sapere verso dove stiamo andando, cosa si dirà di noi tra 2000 anni.
Sono partita dai desideri -ciò che ci muove soddisfatti i bisogni primari-. Quindi dal profumo più venduto al mondo: Chanel n.5. Le domande sono: Perché? Cosa Muove? Dove ci porterà?
E quali erano le fragranze più famose nell’Antica Roma? Di cosa ‘sapeva’ Cesare?
L’idea dello studio Heatherwick è stata proprio questa. Una foglia accartocciata che scivola sull’acqua del fiume Hudson.
Pensate che Little Island è nata dall’esigenza di dotare il lower west side, a Manhattan, di un nuovo porto, dove fare attraccare piccole imbarcazioni. I committenti sono stati il filantropo Barry Diller -fu il creatore del primo film televisivo di 90 minuti- e l’Hudson River Park Trust.
La muffa è un mondo. Esattamente come l’umanità e i suoi generi, con ognuno le sue caratteristiche, i suoi modi di fare, le sue credenze. Pensate che ne sono state individuate 100.000 specie e probabilmente molte sono ancora da scoprire.
Lizan Freijsen ne ha fatto una serie di arazzi. Intrighi di lana, cardata a mano, che fanno pensare al lavoro di una cartografa. Mappe dell’infinitamente piccolo che raccontano storie di altre culture, altri mondi dove si può solo immaginare di andare.
Oggi Zurigo è la nuova Ibiza. Il lago ed il fiume sono balneabili, tutta l’acqua che sgorga dalle fontane è pubblica. Il punto è: come hanno fatto? Certo è una metà per passarci qualche giorno.
Leggi tuttoLa Svezia ha il ristorante più grande del mondo. Si chiama ‘Edible Country’ ed è un progetto che prevede: 20 tavoli dispersi per tutto il paese, un kit minimo per cucinare e ricette ideate da 4 chef stellati per preparare piatti con quello la natura offre.
Leggi tuttoIn una città niente è paragonabile ai lavori per la metropolitana. Un’attività che mi ricorda quelle persone che acquistano vecchie
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