Tutti gli articoli del blog parlano di progetti in cui credo, esperienze che ho fatto, idee che non riesco a togliermi dalla testa. Non ci sono pubbliredazionali o testi scritti in cambio di regali. Non mi interessano, la linea editoriale non è in vendita. Il mio obiettivo è arrivare ad avere la pubblicità.

Uccellini…

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A volte capita che una storia cominci a raccontartela ‘il prima’, cioè… tutto il collaterale, più i vari pezzi di passato che accadono. Ma poi, a ripensarla, rimane in testa come un incastro indissolubile. Questo è uno dei casi. Per cui racconterò questa storia come un’operazione matematica. La scenografia è un edizione del Paris Deco Off, il salone internazionale della decorazione.

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Un discorso d’atmosfera.

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Sembra che il senso di ‘grazia’… intendo… quell’atmosfera ‘effetto castello’, sia una caratteristica delle case che hanno attraversato il tempo. Un esempio fra tutti, un castello, in Francia, dentro un bosco, che fu usato dalla nobiltà esclusivamente per farci feste, ed ancora se ne sente l’energia. Ma se si abita in un appartamento qualunque come si fa? Oggetti antichi e teoria della dissonanza cognitiva per lanciare l’incantesimo.

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Anche gli alberi hanno il loro capodanno

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In Israele è rimasta viva una bella tradizione. Un tempo dopo che si era finito il raccolto e pagato le tasse si usava piantare un albero. Oggi questa festa è detta: il capodanno degli alberi, “Tu’Bishvat”. Un’idea che arriva da molto lontano. La più simile e quella che avevano i Celti…

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Il potere degli oggetti: le ceramiche di Julie Spako

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Difficile capire quale sia l’identità di una città. Pensate a New York con le sue tante anime. Eppure c’è un minimo comun denominatore: la terra. La scienza che studia il suolo, la posologia racconta che la terra è il risultato di un ecosistema quindi ogni posto nel mondo ha il suo. Dunque l’identità in un piatto di terracotta? Per me si. Meglio alcune ceramiche di Julie Spako sono New York.
Ma quale relazione li leggerà ? Tra La a podologia, la scienza che studia la terra, e una favola russa.

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La forma delle sensazioni

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Jacqueline Yao scolpisce le sensazioni. Fa diventare questo sentire, un oggetto sperimentabile con i sensi. Lei dice, che non sappiamo chi siamo. Non conosciamo le profondità del nostro inconscio. L’unico modo di agguantarci è: sentire. Siamo stratificazioni di emozioni. Apparteniamo ai nostri sogni o a ai nostri incubi, quello che facciamo ci definisce. E lei è definita dai suoi gioielli/sculture.

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I gioielli di Patrizia Fratta sono un respiro

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Creare e crescere hanno la stessa radice etimologica.
Chi si intende di grammatica racconta che ‘crescere’ è un verbo incoativo, cioè esprime l’azione di ‘creare’.
Dunque Essere & Fare in un connubio indissolubile.
Mi danno questa sensazione, i gioielli di Patrizia Fratta.

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‘Effetto felicità’

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Amy Friend è l’artista che è riuscita a dare una forma fisica all’ ‘effetto felicità’;  l’incantesimo, che trasforma chiunque, in una persona: ‘polvere di stelle’. La casistica, nella realtà, è varia. Ma tutte danno l’impressione d’essersi trasformati in Talismani viventi.
È davvero una questione di energia?

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“Conforting Home”

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A volte succede che ci si sente così nella propria pelle dentro un abito che ci si scorda addirittura di essere vestiti. Le ‘conforting homes’ di Nathalie Deboel sono esattamente questo. Ambienti che hanno a che fare con i paesaggi interiori di chi li abita, tanto da far dubitare che mai siano state disegnate da qualcuno, ma, semplicemente, esistono.

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Strane creature…

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Cosa esiste, cosa no?
Ma soprattutto cosa si intende per vita?Monsieur Cailloux è un grande esploratore. Per anni con la sua navicella spaziale ha esplorato molti pianeti alla ricerca di vita. Ma tutti si sono rivelati disabitati, fino a che è capitato sul pianeta Mrcx. Da allora strani esserini atterrano a Parigi, precisamente in Saint Germain des Pres, alla Galleria Club Sensible…
Continua a leggere per saperne di più.

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A partire da un origami… (la Dubai Design Week)

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Ali Bahamani è un artista che insegna gli origami anche in Giappone. E per la Design week di Dubai, organizza uno workshop dove è possibile creare forme di geometria pentagonale. Parole che lo fanno sembrare cosa complicata, ma non bisogna farsi intimorire. L’idea è mostrare da dove viene l’architettura e la semplicità che sta dietro una sovrastruttura.

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Il profumo della libertà.

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State Of Mind, lavora sulla sinestesia. L’obiettivo, di questa Maison di profumi artistici parigini, è fare entrare le persone in una certa disposizione d’animo che meglio li veste. E lo fa stimolando contemporaneamente due sensi, il gusto e ovviamente l’olfatto associando al profumo tè pregiatissimi. Il risultato è una sorta di pnl. Per il lancio di “Open Mind”, ho incontrato la fondatrice, Catherine Laskine Balandine.

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Nebbia…

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Yosa Buson in un Haiku scriveva:
“Nebbiolina del mattino
Simile a un dipinto di un sogno
Gli uomini proseguono per la loro strada”.
Alla Biennale del design di Zurigo Authos.ch e Stella Speziali hanno creato un’esperienza immersiva per ‘sentire’ la nebbia.
Perché per percepirla ci sono due modi…

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La natura misteriosa di Iaia Filiberti

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A volte basta un giardino. Ma non nel senso del solito ‘anche poco è bello’: perché qui non si tratta di accontentarsi, piuttosto, tutto il contrario.
La protagonista di questa articolo è Iaia Filiberti. La storia comincia in pieno lock-down, nel giardino della casa di Iaia Filiberti sul lago Maggiore. Le sessanta micro- fotografie montate all’interno di cubi di metallo bianchi o neri -l’effetto è quello di guardare da un cannocchiale- documentano il mistero della natura.
Forse, quello che c’è dietro la realtà che vediamo.
Argomento questo, che rimanda a Maya, una parola che in sanscrito significa creazione e si traduce nel potere di dare una forma alle cose.
(…)

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In un deserto pieno di stelle

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Grazie a questa epidemia ho scoperto il cappuccino ‘viaggiante’ (cioè all’americana): bicchiere di carta e possibilità di berselo dove si preferisce. Meraviglia. E in modo particolare quando piove a dirotto!
Mi era capitato di ripararmi alla belle e meglio sotto un tenda. C’era l’acquazzone, l’ombrello, quel senso di bagnato e freddo che poi ti perseguita tutto il giorno. Ma anche l’odore dell’acqua mischiato alle foglie bagnate e il cappuccino bollente a fare da contrasto. La cosa incredibile è che era come se solo il mio, fosse il mondo reale,  il resto, vita dentro un acquario.
È stata una sensazione di libertà assoluta. Una parentesi dal rumore del mondo.
Così ho pensato…  se si provasse a moltiplicare questa sensazione per un numero infinito, in quale luogo della terra ci troveremmo catapultati?.
Secondo me, nel deserto di Atacama a guardare le stelle.

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Il mondo intorno. (Marshall Vernet)

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Cosa è vivo e cosa è inanimato? A guardare le fotografie di Marshall Vernet mi ritrovo nello stesso stato d’animo in cui capita di vedere un animale selvaggio. Quella vita, altro da me.
Settimana scorsa il fotografo americano era al Mia, a Milano, con la Casagalleria Montegeneroso (un progetto particolarissimo), così l’ho incontrato e gli ho chiesto come vede il mondo.

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Complessità

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Immaginate un sistema fatto da tante parti completamente autonome con un proprio modo di reagire, pensare, fare. Giorgio Parisi ha vinto il premio Nobel per avere scoperto il rapporto tra il momento di “l’anarchia” e la variazione che si determina in un sistema. L’ordine del disordine.
Ma la complessità è il modo in cui ‘sentiamo’, ‘impariamo’, ‘sperimentiamo’. Considerato che siamo un miscuglio di dentro/fuori, emozioni, progetti e poi c’è il passato è le sue influenze. Un fatto che mi fa pensare ai Collage e alla maniera di percepire un colore, una tecnica di pittura, un’immagine. E a come siano a loro modo sistemi complessi.

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Fabbriche

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In Australia c’è una casa che appare come fosse una fabbrica restaurata. In realtà i mattoni sono stati presi dalla demolizione dell’edificio vicino e la forma a dente di sega richiama le fabbriche della zona. Ma la cosa che colpisce più di tutto è il calore che emana.L’effetto è quello di una chiesa sconsacrata che diventa un caffè.
Dunque cos’è una fabbrica e perché ci si riconosce nello stile industriale?

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Una chiacchierata con Lizan Freijsen: il tempo, gli arazzi & le novità.

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A ‘Masterly, the Dutch in Milan’ gli arazzi di Lizan Freijsen erano esposti sulle scalone che porta al piano Nobile. vederli dal vero è stata un emozione così come incontrare l’artista. Così abbiamo fatto due chiacchiere, ma veramente due chiacchiere senza impegno, parlando di novità, tempo e fare arazzi .

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Il tributo alla curiosità di Arnout Visser

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L’idea di partenza per Arnout Visser è che la plasticità e la trasparenza del vetro sono perfette per raccontare una scoperta, quasi meglio delle lettere dell’alfabeto. E non si ferma davanti a niente. Per arrivare a mostrare quello che vuole dire,ha creato dei nuovi modi di lavorazione del vetro. Quest’anno, per Masterly the Dutch in Milan, ha creato un opera ispirata al telescopio.

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Gli alberi di Let You blossom. Mister progetto della design week 2021 (per me)

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Ci sono alberi e alberi… quelli di Let You Blossom sono molto particolari.
Il progetto è nel nome, che tradotto sarebbe una cosa tipo lasciati fiorire, o permettiamoci di fiorire perché si tratta sedute… più sistema ambiente di sedute…!
Mi spiego.
Ho incontrato Jan J Halewijn da Masterly, The Dutch in Milan- la manifestazione più bella di tutta la design week- e gli ho chiesto di raccontarmi il suo progetto.

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Week- end d’autunno in Val Gardena

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Forse uno dei significati di pace è armonia. Niente a che fare con l’equilibrio, una parola che mi da’ l’idea di un qualcosa di forzato, spento: soffocato. Trovo, invece, che La pace e l’armonia sono un fluire di tutto in libertà. E La Val Gardena è cosi.
Una sensazione come se si riuscisse ad appoggiare, e poi dimenticare, una borsa pesante che si è trascinata per mesi.

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Strade antiche. Da un pezzetto di Aurelia Antica, a Chanel n.5

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i sacri testi vedici sostengono che ognuno si muove nella vita inseguendo un personalissimo profumo.
In mezzo al mare toscano c’è un antica strada romana, la vecchia Aurelia. E il significato etimologico della parola ‘via’ è andare. Così ho pensato che se si scoprisse il minimo comune denominatore degli odori dei destini di tutti si potrebbe sapere verso dove stiamo andando, cosa si dirà di noi tra 2000 anni.
Sono partita dai desideri -ciò che ci muove soddisfatti i bisogni primari-. Quindi dal profumo più venduto al mondo: Chanel n.5. Le domande sono: Perché? Cosa Muove? Dove ci porterà?
E quali erano le fragranze più famose nell’Antica Roma? Di cosa ‘sapeva’ Cesare?

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Bibi Smit e il tempo che non esiste

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La parola attorno alla quale tutto gira è: movimento.
Cos’è per lei il movimento?
Bibi Smit- il modo in cui si manifesta la vita.
Dunque come si pone rispetto al tempo? Cos’è per lei?
Bibi Smit- Per me il tempo non esiste, abbiamo solo il presente. Vede? Io non indosso l’orologio.

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Una foglia accartocciata che scivola sull’acqua del fiume Hudson

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L’idea dello studio Heatherwick è stata proprio questa. Una foglia accartocciata che scivola sull’acqua del fiume Hudson.
Pensate che Little Island è nata dall’esigenza di dotare il lower west side, a Manhattan, di un nuovo porto, dove fare attraccare piccole imbarcazioni. I committenti sono stati il filantropo Barry Diller -fu il creatore del primo film televisivo di 90 minuti- e l’Hudson River Park Trust. 

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Una Storia di muffa

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La muffa è un mondo. Esattamente come l’umanità e i suoi generi, con ognuno le sue caratteristiche, i suoi modi di fare, le sue credenze. Pensate che ne sono state individuate 100.000 specie e probabilmente molte sono ancora da scoprire.
Lizan Freijsen ne ha fatto una serie di arazzi. Intrighi di lana, cardata a mano, che fanno pensare al lavoro di una cartografa. Mappe dell’infinitamente piccolo che raccontano storie di altre culture, altri mondi dove si può solo immaginare di andare.

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À Coeur Perdu: ‘Attraversa il mare prima che il cielo lo sappia’.

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Penso A’ Coeur Perdu e mi vengono in mente i 36 stratagemmi, il libro cinese della dinastia Ming. Sarà perché racconta di una relazione tenuta segreta, quella tra il Conte D’ Orsay e Marguerite di Blessington. Tutto ha avuto inizio con un regalo. D’Orsay volle creare un essenza che facessero sentire lui e Marguerite, da una parte ‘insieme’, dall’altra… che fungesse da coltre per il resto del mondo. Un nido lontano… lontano… sotto gli occhi di tutti. Oggi la riedizione firmata da Fanny Bal.

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Intrighi di parole. (Basterà una tecnologia?)

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Sapere e’una risorsa strategica.
Nel passato si credeva che le parole nascondessero l’essenza delle cose, poi a partire dalla Grecia antica si è pensato al linguaggio come uno strumento. E allora noi figli della rivoluzione digitale di quali informazioni ci avvaliamo per prendere le migliori decisioni possibili? Nel 1957 Carl Hovland mise a punto la teoria della persuasione: 1- emozione; immagine; enfatizzazione delle fonti e mondo suddiviso in buoni o cattivi.
Ma cos’è la verità?

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Samhain (l’antico Halloween) e le mele

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Prima di Halloween c’era Samhain.
Se vivessimo ai tempi dei Celti e avessimo casa in Irlanda, staremmo già pensando alla magia dell’abitato immerso nel buio e poi: i bagliori dei falò. Già ci faremmo fantasie sulla camminata verso Thachga, dove saremmo andati ad attingere un po’ di fuoco sacro per accendere la nostra pira.
Ma soprattutto della mela avremmo tutta un’altra idea.

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